I lavori manuali sono la mia passione sin da quando ero bambina,diciamo che in genere amavo disegnare ,progettare ,giocare con i colori e le fantasie. Ho capito sin da piccola che il mio lavoro ideale era quello di designer. Il ricordo più bello che ho della mia infanzia è riconducibile ai miei primi passi nel mondo della moda, la mia cavia preferita era la bambola Barbie. A lei erano destinati tutti i miei esperimenti di stilista in provetta. Vestiti a sirena realizzati con la maglieria magica,pantaloni a palazzo ricavati da una vecchia giacca del nonno e poi cappelli ,borse,sciarpe all'uncinetto.
La cosa che amavo di più era stare vicino al fuoco con mia nonna, mentre io inforcavo i ferri dritti sotto le ascelle e mi adoperavo a realizzare il punto più semplice:il punto legaccio. Ma tra le mie passioni c'era anche l'uncinetto, la sartoria e la tessitura.
Ho ritardato ad affermarmi nella mia professione, perché sono stata ostacolata con tutte le forze,da persone che non volevano che io mi realizzassi in questo ambito. Però ho avuto modo di misurarmi con la mia passione e con la mia determinazione. Oggi posso dire che non mi può fermare più nessuno,perché mentre loro erano impegnati ad ostacolarmi e a farmi cambiare idea io studiavo,facevo corsi,sperimentavo nuove tecniche,viaggiavo visitavo i musei e oggi posso mettere a frutto tutto quello che ho seminato. E mi sento di dire: "Gutta cavat lapidem" – "La goccia scava la pietra" una casa è fatta di mattoni uno sull'altro,cosi anche un palazzo. Non è facile affermare le proprie idee ,ma il primo passo è crederci realmente,perseverare ,non arrendersi mai. Quello che creo oggi è il frutto di tecniche ,ma è soprattutto espressione quello che io sono dentro e di quello che mi circonda.